Dal 2012 ad oggi è esploso il fenomeno dei cosiddetti Open Digital Badges (ODB), che per le caratteristiche offerte si posizionano come strumenti digitali al servizio di nuove logiche di tracciamento e riconoscimento degli apprendimenti in contesti altamente flessibili.
Infatti, in un contesto di lifelong learning, l’università deve necessariamente cercare nuove forme di partecipazione in quanto attore (importantissimo ma non necessariamente unico) della formazione continua . In particolare le modalità di erogazione formativa e di riconoscimento dell’apprendimento, stanno cambiando per accogliere approcci più flessibili e a supporto dello sviluppo di competenze trasversali, fondamentali per la partecipazione agli scenari lifelong learning (Devedžić & Jovanović, 2015). In relazione a questa necessità, i cosiddetti Open Digital Badges (ODB) si posizionano bene come strumenti digitali al servizio di nuove logiche di tracciamento e riconoscimento degli apprendimenti in contesti altamente flessibili (Gibson, Ostashewski, Flintoff, Grant, & Knight, 2013; Halavais, 2012; Raffaghelli, 2014). Un badge è un distintivo, ovvero un simbolo o icona che identifica abilità, conoscenze, qualificazioni, o banalmente l’affiliazione istituzionale del portatore. Non ci sarebbe innovazione con riguardo al tradizionale certificato se non fosse per l’adozione di supporti digitali che potenziano le possibilità di tracciamento di percorsi formativi (ovvero di concrete attività portate avanti da una persona in situazione di apprendimento) e la rappresentazione dei livelli di competenza unendo elementi narrativi ad elementi visivi. Gli obiettivi degli ODB sono infatti (Jovanovic & Devedzic, 2014; The Mozilla Foundation, Peer 2 Peer University, & The Mc Arthur Foundation, 2012): rappresentare livelli di competenza ottenuti, supportare la verifica di livelli di competenza raggiunti e mostrare abilità e competenze maturate attraverso diverse esperienze per un dato profilo professionale. Naturalmente, la base digitale dei badges fa sì che questi concetti trovino una più efficace realizzazione.
Dopo uno studio di fattibilità di un anno, nel quale dei set di ODB sono stati progettati, sviluppati, implementati e testati nel contesto di un Ateneo italiano di medie dimensioni, ho concluso che questa tecnologia, piú di tante altre tecnologie educative, richiede un forte contesto socio-culturale di supporto e interesse per la promozione dell’uso e valore dell strumento.
Il risultato di questo lavoro mi porta alla stesura di un report tecnico nel quale si analizza il suddeto caso di studio. Si focalizza in particolare il processo di progettazione degli ODB e si analizza l’esperienza degli utenti, rilevata tramite questionari di gradimento formativo, in modo sommario. Trattandosi di un’esperienza in corso di realizzazione, i risultati mostrano solo la fase iniziale della sperimentazione, con lo scopo di supportare il dibattito della comunità professionale e di ricerca sugli elementi salienti a supporto di nuovi cicli sperimentali. In particolare, l’interesse di questo studio è quello di mettere in luce le problematiche incontrate da gruppi diversificati di utenti in una prima “user-experience”, in linea con la graduale elaborazione di una strategia di innovazione didattica e organizzativa a livello istituzionale.
Concludo lo studio indicando le sfide che presenta questo strumento.
Per gli educational designer a livello istituzionale universitario ed esterno, insieme a esperti di contenuto, la sfida sarà senz’altro il lavoro su nuovi progetti che vedano gli ODB:
- a più livelli di granularità: dal ODB a fine corso agli ODB per modulo o per specifiche skills trasversali –come lavoro in team o comunicatzone- all’interno di percorsi formativi;
- come forma di riconoscimento di esperienze e attività non interamente basate sulla didattica: per esempio abilità pregresse, oppure abilità acquisite in attività non-formali attraverso partecipazione a tirocini ed eventi;
- come oggetto tecnologico strutturalmente stabile a lungo termine (uso di piattaforme e strutture tecnologiche di supporto che lo consentano).
Infine, sarà importante continuare a riflettere sulle forme di endorsement degli ODB rilasciati dalle università a livello del contesto territoriale e oltre: per esempio tramite piattaforma .Bestr, che si profila come importante progetto nazionale viste le affordance tecnologiche (modalità di tracciamento, integrazione con sistemi di gestione della carriera dello studente a livello atenei) che di supporto alla progettazione e fondamentalmente, alla validazione esterna e la visibilità degli ODB. Questo approccio completerà evidentemente il ciclo attivato dagli ODB di motivazione, autoregolazione e costruzione della propria identità professionale in rete. Tuttavia, per tutti i progetti attivati, sarà necessario riflettere sul modo in cui si supporta l’utenza nel passare da forme tradizionali di riconoscimento dell’apprendimento (legato ad attività di apprendimento formale) verso forme più inusuali (apprendimento informale e non formale), connesse in modo netto al concetto di lifelong learning.
Riferimenti
Devedžić, V., & Jovanović, J. (2015). Developing Open Badges: a comprehensive approach. Educational Technology Research and Development, 63(4), 603–620. https://doi.org/10.1007/s11423-015-9388-3
Gibson, D., Ostashewski, N., Flintoff, K., Grant, S., & Knight, E. (2013). Digital badges in education. Education and Information Technologies. https://doi.org/10.1007/s10639-013-9291-7
Halavais, A. M. C. (2012). A GENEALOGY OF BADGES. Information, Communication & Society, 15(3), 354–373. https://doi.org/10.1080/1369118X.2011.641992
Jovanovic, J., & Devedzic, V. (2014). Open Badges: Novel Means to Motivate, Scaffold and Recognize Learning. Technology, Knowledge and Learning, 20(1), 115–122. https://doi.org/10.1007/s10758-014-9232-6
Raffaghelli, J. E. (2014, March 31). Nuove prospettive tecnologiche a supporto della valutazione per l’apprendimento permanente: il caso degli Open Digital Badge. Form@re – Open Journal per la formazione in rete. https://doi.org/10.13128/formare-14751
The Mozilla Foundation, Peer 2 Peer University, & The Mc Arthur Foundation. (2012). Open Badges for Lifelong Learning. Exploring an open badge ecosystem to support skill develolpment and lifelong learning for real results such as jobs and advancement. Retrieved March 3, 2014, from https://wiki.mozilla.org/images/b/b1/OpenBadges-Working-Paper_092011.pdf