Durante quest’anno apro una linea di ricerca che mi interessa particolarmente per il connubio tra uso avanzato di tecnologie e obiettivi formativi innovativi.
Com’è noto, la relazione tra valutazione e tecnologie è rimasta legata a concezioni pedagogiche tradizionali, e cioè alla valutazione all’interno di uno specifico percorso di apprendimento formale. Meno esplorata è invece la relazione tra tecnologie e valutazione degli apprendimenti informali e non formali, attraverso percorsi di apprendimento permanente unici e personalizzati. Lo studio degli Open Digital Badge (ODB), che introduco in questo articolo, si configurano come soluzione tecnologica emergente che riesce a dare risposta alla complessa problematica della valutazione dell’apprendimento e per l’apprendimento.
Nell’articolo mi occupo di definire le specifiche tecniche degli ODB nonché due brevi studi di caso che esemplificano modus operandi e impatto. Da quanto esaminato attraverso i casi ho potuto inferire che, sebbene il valore dei badge sia ancora a livello potenziale, formulato sul piano concettuale e supportato da soluzioni tecnologiche per l’effettiva implementazione, molto resta ancora da esplorare dal punto di vista della ricerca educativa e sperimentazione didattica.
Il mio studio mi conduce a pubblicare un articolo relativo alle sole specifiche tecniche sulla Rivista Tecnologie Didattiche del CNR e un articolo che include i casi di studio sulla rivista Form@re.
Tuttavia, lo sforzo di esplorazione congiunta con le colleghe dell’ITD sotto il coordinamento di Donatella Persico, insieme a Stefania Cucchiara e Alessandra Giglio, mi consente di immaginare scenari applicativi. Nel articolo che abbiamo preparato per la Conferenza Internazionale (Cucchiara, S., Giglio, A., Persico, D., & Raffaghelli, J. E. (2014). Supporting self-regulated learning through digital badges: A case study. In Y. Cao, T. Väljataga, J. K. T. Tang, H. Leung, & M. Laanpere (Eds.), New Horizons in Web Based Learning ICWL 2014 International Workshops, SPeL, PRASAE, IWMPL, OBIE, and KMEL, FET, Tallinn, Estonia, August 14–17, 2014, Revised Selected Papers (pp. 143–152). doi:10.1007/978-3-319-13296-9_15) abbiamo proprio lavorato in una prospettiva applicativa cui ipotesi era che la configurazione del percorso formativa con diverse tappe segnate dagli ODB avrebbe supportato l’apprendimento autoregolato.
Sebbene non si sia potuto confermare tale ipotesi poiché il corso è ancora in via di implementazione, il paper presenta giustamente la progettazione e argomenta la sostenibilità di tale ipotesi proprio a partire dalla coerenza del Learning Design.
Ecco la presentazione fatta a Tallinn del suddetto articolo.
Siamo agli esordi, ma la strada sembra davvero interessante!