Interessante incontro con le altre unit di ricerca dell’Università di Verona, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università di Pavia, Università Milano-Bicocca. Naturalmente, si svolge nella bella Verona, nella mattinata del 6 Ottobre di un ancora timido autunno.
Il programma di ricerca…
…ha per oggetto la valutazione nei contesti educativi e formativi. Le recenti evoluzioni degli orientamenti e dei modelli di valutazione in questo tipo di servizi hanno subito l’influenza di logiche e modelli prelevati dall’ambito industriale, dove tende a prevalere una cultura della “qualità” intesa come razionalizzazione e conformità a standard predefiniti. Questo tipo di visione rischia di ridurre la valutazione a un adempimento burocratico privo di ricaduta sul miglioramento della pratica professionale e della consapevolezza degli operatori. I servizi formativi sono attraversati da elementi contestuali complessi, interazioni, pieghe relazionali che risultano essenziali alla pratica ma sovente intangibili per i modelli di assessment tradizionalmente accreditati. La ricerca si propone di contribuire a produrre conoscenza sullo stato attuale delle culture, dei modelli e degli utilizzi della valutazione in diversi contesti formativi (asili nido, scuole, servizi educativi territoriali per minori e famiglie, università) e di sviluppare modelli di valutazione situati e indicazioni procedurali per la loro costruzione, attraverso ricerche collaborative che coinvolgono ricercatori e pratici.
Questo approccio dovrebbe consentire:
- di affrontare il tema della valutazione a partire dalla sua concreta messa in opera, senza fossilizzarsi su modelli astratti ma riconoscendo e valorizzando il sapere prodotto nella pratica da chi lavora in campo formativo;
- di promuovere processi di ricerca partecipata tra ricercatori accademici e operatori del territorio al fine di valorizzare la ricerca educativa come ricerca a servizio del miglioramento della prassi e di produrre una trasformazione della cultura della valutazione in grado di sviluppare processi autovalutativi nei contesti professionali.
A partire da un’analisi della letteratura internazionale, la ricerca si compone di due fasi:
- Una fase ricognitiva, in cui tutte le unità locali svolgeranno una ricerca esplorativa sulle pratiche valutative nei contesti educativi e formativi oggetto di indagine. In questa fase, saranno selezionati in ciascun ambito alcuni casi che saranno oggetto di studio in profondità.
- Una fase trasformativa a carattere partecipato, in cui i risultati della prima parte dell’indagine saranno esaminati da gruppi congiunti di ricercatori, professionisti dei servizi coinvolti e se necessario altri stakeholder. Questa fase mira ad esaminare criticamente le pratiche, i modelli e le culture dei contesti educativi, a produrre nuovi orientamenti per la valutazione e ad avviarne l’implementazione nei contesti coinvolti nella ricerca.
Noi facciamo del nostro meglio con lo studio dei processi valutativi e qualità dell’eLearning nell’istruzione superiore.
Ecco la ENORME presentazione che mi tocca produrre, assecondata dalla Unit nelle persone di Nan Yang (la nostra adorabile dottoranda venuta da Beijing) e la stessa pazientissima Prof. Ghislandi 🙂